Incontro del 14 ottobre 2002

Categoria: San Mattia
Pubblicato Mercoledì, 30 Novembre -0001 01:00
Scritto da Don Michele
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I CONFLITTI NELLA COPPIA

Dott.ssa Elisabetta ANDREOLI
Prof. Pier Giorgio FOGLIO BONDA

14 ottobre 2002
Certo non mancano occasioni di conflitti nella coppia al punto che possiamo affermare che, senza la Grazia del Signore, è possibile fare ben poco, mentre, con il Suo aiuto, è possibile anche quello che potrebbe apparire impossibile: "Sì, impossibile agli uomini, ma non a Dio 'con' e 'per' il quale tutto è possibile, come ad esempio, trasformare il nostro cuore di pietra in un cuore palpitante di vero e ardente amore!".
Qui di seguito la semplice elencazione di dieci punti da tenere presenti se non si vuole che un qualche conflitto faccia esplodere la coppia.
Entrare pienamente e in modo coinvolgente nel rapporto.
Cercare esplicitamente e in modo consapevole momenti di serena e piacevole intimità.
Alimentare consapevolmente sentimenti positivi dell'altro/a e comunicarli.
Saper sottolineare dell'altro/a le qualità che sono complementari e, saper dire anche 'grazie!'.
Apprendere la capacità di ascoltare, promuovendo canali di comunicazione verbale e non verbale.
Interessarsi autenticamente degli obiettivi dell'altro/a - se uno vince o perde è la coppia che vince o perde.
Parlare della propria storia passata, dei momenti belli e non, per scoprire che c'è una vita comune e non solo cose.
Essere sistematicamente onesti e congruenti con il nostro partner, che non significa essere sinceri per forza.
Conoscere e scoprire le aspettative e i desideri dell'altro/a - un piccolo dono può essere segno di grande amore.
Desiderare di 'perdere' del tempo insieme al solo fine di stare totalmente rilassati e soli in un vero ' dia-logos'.
Da ultimo, ma non meno importante bisogna tenere presente che senza l'amore vero, quello che viene dal Signore, non è possibile impedire che la coppia venga vissuta come un carcere, come ad esempio un numero megagalattico di zero, se non sono preceduti dall'intero valgono ben poco.
Anche per questo il superamento dei conflitti non avviene mettendo l'attenzione sul "non far questo e quello" ma vivendo positivamente un atteggiamento di dono. La coppia, ad esempio, dovrebbe fare continua esperienza del sentimento della tenerezza la quale rappresenta, un contenuto tipico dell'esistenza cristiana. Il cristianesimo, infatti, senza tenerezza, rischia di apparire in chiave riduttiva, quasi soltanto ritualista o moralista e senza fascino. E' la carità che fonda la tenerezza ed è la tenerezza che impedisce alla carità di ridursi ad una morale del dovere, formandole il "cuore".
I coniugi sono stati immersi, grazie al battesimo, nell'immenso abbraccio misericordioso del Signore, per questo la loro coscienza è continuamente interpellata, affinché si facciano segno vivente della tenerezza di Dio, fra gli uomini, una tenerezza nuova, quella di Gesù che lava i piedi a noi. E' questo un percorso inesplorato ma decisivo, perché la Chiesa si presenti al mondo come il Sacramento di un Dio di bontà e grazia e non di paura né di punizione.
Riportare l'attenzione su questa dimensione teologica della tenerezza porta con sé notevoli implicazioni di ordine ecclesiologico. Non è possibile parlare di tenerezza senza mettersi in discussione come Chiesa e come singoli, in cammino con i più umili.
La teologia della tenerezza suppone, di fatto, la prassi della tenerezza e pone in crisi un modo di essere cristiani che rimane alla superficie o si accontenta di un cristianesimo mediocre, senza slancio ed entusiasmo. Essa proclama alla comunità dei credenti che senza il vangelo della tenerezza non si risponde pienamente al vangelo dell'amore che il Maestro ci ha lasciato, divenendo alla fine incapaci di portare agli uomini il lieto annunzio della grazia.
Anzi, fuori del vangelo della tenerezza è forte la tentazione di essere o di tornare ad essere una Chiesa del dominio e dell'esclusività.
Uomo e donna sono chiamati ad andare, entrambi, a "scuola di tenerezza", arricchendosi reciprocamente dei doni di cui sono portatori e impegnandosi a costruire insieme, in un dialogo positivo e rispettoso della differenza, un'autentica "civiltà della tenerezza".
E che cosa significa andare a "scuola di tenerezza" se non aprirsi agli orizzonti ineffabili dell'Assoluta Tenerezza? La tenerezza è, per così dire, il mistero nuziale della storia!

"Nondum amabam, et amare amabam ... quaerebam quid amarem, amans amare" (A. Agostino, Confessioni, III, 1).

"Se tu ami senza suscitare un'amorosa corrispondenza, cioè se il tuo amore come amore non produce una reciprocità d'amore, se nella tua manifestazione vitale di amante non fai di te un amato, il tuo amore è impotente, è un'infelicità ed un fallimento totale" (K. Marx, 3° Manoscritto economico-filosofico, 37).

PRESENTIAMO ORA I "DODICI" POSSIBILI "TIPI" DI COPPIA

1. - ALCUNE OSSERVAZIONI PRELIMINARI

1.1. - Queste che qui presentiamo sono delle "metafore" che, in quanto tali, colgono e mettono in rilievo solo qualche aspetto della estremamente ricca e complessa realtà della "coppia", rilevandolo in maniera particolare, senza tuttavia pretendere di essere una descrizione adeguata di essa.

1.2. - Va sottolineato soprattutto che:

2. - I DODICI POSSIBILI "TIPI" DI COPPIA

2.1. - La coppia "PARCO BUOI"

2.2. - La coppia "COMPAGNIA DI ASSICURAZIONI"

2.3. - La coppia "NURSERY"

2.4. - La coppia "ALBERGO"

2.5. - La coppia "SOCI IN AFFARI"

2.6. - La coppia "SISTEMA PLANETARIO"

2.7. - La coppia "BUCO NERO"

2.8. - La coppia delle "COMETE"

2.9. - La coppia "SACRIFICALE"

2.10. - La coppia "CASA DI APPUNTAMENTI"

2.11. - La coppia "COMPAGNIA TEATRALE"

2.12. - Infine, l'unico rapporto "autentico" e "sano": quello della coppia "A SISTEMA BINARIO"

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1 Attraverso una riflessione ed una valutazione - approfondita, non pregiudiziale e tanto personale quanto realizzata attraverso un dialogo attento, aperto e disponibile - della realtà di ognuno e di quella della coppia stessa.

2 In particolare nella nostra peculiare situazione culturale attuale, in cui viene riconosciuta – almeno a livello teorico ! – la piena simmetria tra i partners e la loro parità di capacità, di competenze, di diritti e di doveri ... anche se questo non comporta una sovrapposizione "predefinita" e "rigida" di "ruoli".

3 Di sopraffazione, di aggressività, di strumentalizzazione attiva o passiva, di regressione, di disinteresse, di disonestà, di indifferenza, di totale dipendenza, di irresponsabilità, di delega, ecc.

4 "Sistema" le cui potenzialità sono di gran lunga superiori e, soprattutto, qualitativamente diverse, della pura e semplice sommatoria dei due elementi che lo compongono!