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IL CERVELLO E I SUOI MISTERI

Prof. Maurizio DOMENICUCCI

14 febbraio 2003
Il cervello è un'interfaccia fisica dell'anima per guidare e animare il corpo fisico. Di per se stesso è responsabile dell'interpretazione degli impulsi sensori, della coordinazione e del controllo delle funzioni corporali, come l'esercizio dell'emozione e del pensiero.
Parte sinistra del cervello: il funzionamento focalizza il logico, ciò che si sente è la percezione reale.
Parte destra del cervello: il funzionamento focalizza l'immaginazione, la filosofia, la creatività e la percezione di quello che è al di là dei cinque sensi.
Il cervello utilizza le pulsazioni di frequenza per processare la coscienza. Beta sembra essere la frequenza predominante, ma la psiche è abbastanza abile nel cercare un'esperienza cosciente da tutte le altre gamme conosciute. Altri modelli come delta, teta e alfa sono necessari per la stabilità mentale e fisica. Senza la natura stabilizzante delle altre frequenze, certe esperienze come la schizofrenia possono verificarsi nei casi in cui l'accelerazione beta non viene sostenuta.
Nel sonno normale, le onde beta non si spengono, in quanto la parte cosciente si avventura in altri regni. L'onda cosciente, in effetti, fluisce al di sotto delle altre.

È attraverso il cervello che elaboriamo i nostri pensieri: il pensiero!

La comunicazione interiore di idee, parole e nozioni all'interno della mente. I pensieri creati dalla gente, spesso diventano la loro realtà.
Dato che i pensieri non possono essere visti, in genere non vi è la percezione che abbiano una forma. Comunque, i nostri modelli mentali si innalzano come fiamme di fuoco insieme ai desideri in atto. Questi modelli cercano una forma, anche quando scadono, ma non hanno alcuna forma riconoscibile e potrebbero connettersi a realtà diverse dalla nostra immediata.
I pensieri sono come le cellule, in quanto hanno la propria struttura e cercano il proprio completamento. Perfino ogni cellula entro il corpo viene in un certo qual modo alterata dal pensiero, che a sua volta altera l'ambiente dell'individuo. Il cervello e il corpo successivamente rispondono nel comportamento a seconda di come sono condizionati. Il che crea una situazione dinamica dove i pensieri che si susseguono possono impegnarsi a perpetuare ulteriori risposte cellulari. Se vi è un fattore limitante, è contenuto entro la nostra percezione della realtà e delle aspettative. Infine, noi individualmente scegliamo di sperimentare uno dei possibili eventi, mentre altri eventi vengono realizzati in altre realtà o sequenze temporali.
Dato che il pensiero è energia, e l'energia non può essere distrutta, questa è la prova che vi è una qualche forma di esistenza dopo la morte fisica.

Il cervello come il nostro corpo appartiene alla biologia e alla fisica: la materia

L'esistenza effimera della materia e dell'energia. Spesso vi si fa riferimento, ma non lo si limita, al corpo umano, per distinguerlo dalla mente e dallo spirito. Ogni essere umano è animato da un'anima incarnata.
Dal momento in cui il corpo fisico nasce, inizia a morire. Nulla di ciò che è concepito nel mondo della materia riesce a raggiungere la permanenza.
Il corpo è solo una macchina, facilmente gravato oltre le proprie capacità. Il corpo paga il prezzo per un lavoro eccessivo e la mancanza di riposo. Vi è un equilibrio di cui ognuno di noi dovrebbe essere cosciente. Se ci si armonizza al corpo, la mente e lo spirito, si può mantenere la salute e uno stato maggiormente conscio di molti fattori, incluse le richieste corporee.
Il corpo fisico è il mezzo attraverso il quale lo spirito si esprime. Se lavora troppo, non riesce a svolgere le proprie funzioni. Il sonno, per esempio, è necessario per rinfrescare e riportare la vitalità al corpo fisico. Come la natura stessa che si prepara durante l'autunno al sonno invernale, si sveglia in primavera per raggiungere la piena gloria in estate.

DOMANDE E RISPOSTE

Prima domanda: Cos'è il neurone?

Risposta: Il neurone è una cellula nervosa. Il cervello è fatto da circa 100 miliardi di neuroni.

I neuroni sono simili alle altre cellule del corpo in quanto:

Seconda domanda: Cosa vuol dire che "Usiamo solo il 10% del nostro cervello"? E' vero?

Risposta: No...non è vero. Usiamo tutto il nostro cervello. Per dire poi che usiamo il 10% del nostro cervello suppone che noi sappiamo quale sia l'uso del 100% del nostro cervello, ma questo noi non lo sappiamo. Se poi dire che usiamo solo il 10% del cervello vuol essere una suggestione per usare di più e meglio le potenzialità del nostro cervello, allora va bene segnalare questa percentualità del 10% per alludere a quanto noi tutti siamo molto pigri!

Terza domanda: Quanto è grande il cervello? Quanto pesa?

Risposta: Il cervello adulto pesa fra 1300 e 1400 grammi. Quello di un neonato ne pesa fra 450 e 400. Qualche paragone:

Quarta domanda: Quanti neuroni (cellule nervose) ci sono nel cervello? Quanto sono grandi?

Risposta: Si pensa che vi siano 100 miliardi (100.000.000.000) di neuroni nel cervello umano. Per avere un'idea di quanto siano 100 miliardi, si pensi a questo:

Pensa di contare tutti i 100 miliardi di cellule con una cadenza di una al secondo: quanto tempo ci metteresti? Secondo i miei calcoli ci vorrebbero circa 3.171 anni!!!. Prova a fare tu i conti. (Ricorda che ci sono 60 secondi in un minuto; 60 minuti in un'ora; 24 ore in un giorno; 365 giorni in un anno.) Per inciso NON ho tenuto conto degli anni bisestili. Probabilmente, comunque, ci verrebbero ancora di più di 3.171 anni, perchè ci vuole più di un secondo per dire i grossi numeri.

Un altro modo per immaginare 100 miliardi:

Immagina che un neurone sia grande 10 micron (è solo un'approssimazione, perchè i neuroni hanno tante forme diverse. Comunque, 10 micron è una misura piccola, molto più piccola del punto alla fine di questa frase). Ok ... se tu potessi allineare tutti i 100 miliardi di neuroni, quanto verrebbe lunga la linea? Controlla i miei conti!!

1 neurone = 10 micron
10 neuroni = 100 micron
100 neuroni = 1000 micron = 1 mm
1.000 neuroni = 10 mm = 1 cm
100.000 neuroni = 100 cm = 1 m
100.000.000 neuroni = 1000 m = 1 km
10.000.000.000 neuroni = 100 km
100.000.000.000 neuroni = 1000 km

Mentre tutti i neuroni uno dietro l'altro farebbero una linea lunga 1000 km, la linea stessa sarebbe spessa solo 10 micron... invisibile ad occhio nudo!!!

Per avere un'idea di quanto sia piccolo un neurone, facciamo ancora qualche conto:

Il punto in cima a questa "i" è di circa 0,5 mm (500 micron). Quindi, se si considera che un neurone sia di 10 micron, potresti mettere in fila 50 neuroni lungo il diametro del punto.

Quinta domanda: Quanto è grande il cervello rispetto al resto del corpo? Quanto è lungo il midollo spinale e quanto pesa? Quanto velocemente viaggiano le informazioni nel sistema nervoso?

Risposta:

Se pensi che una persona media pesa 70 kg ed il suo cervello 1400 g, il cervello è circa il 2% del peso corporeo.
Mediamente, il midollo spinale è lungo 45 cm nell'uomo e 43 cm nella donna. Il suo peso è di circa 35 g.
Le informazioni viaggiano a velocità diverse nei diversi neuroni. La velocità di trasmissione può andare da 0,5 metri al secondo fino a 120 m/s. 120 m/s vogliono dire 432 km l'ora!!! Verifica se anche i tuoi conti danno la stessa velocità. Altro ancora sulla velocità delle informazioni nel sistema nervoso centrale.

Sesta domanda: Cosa studiano i neuroscienziati?

Risposta: Il miglior modo per descrivere cosa fanno i neuroscienziati è forse quello di considerare "i livelli" ai quali possono essere condotti gli esperimenti nel campo delle neuroscienze:

Settima domanda: Come si diventa neuroscienziati? Per quanto tempo bisogna andare a scuola?

Risposta: Ovviamente, bisogna aver fatto le elementari e le medie, inferiori e superiori: 5 + 3 + 5 = 13 anni. Poi serve una laurea: 5 o 6 anni, se tutto va bene. A questo punto si entra in un campo specifico con un dottorato od una specializzazione: altri 3 o 4 anni.

Così siamo già a 21-23 anni di scuola. Durante il dottorato o la specializzazione ti puoi già considerare un neuroscienziato in formazione, dopo puoi già esserlo. Molti, però, continuano la loro educazione in diversi laboratori utilizzando assegni di ricerca, borse di studio post-dottorato o contratti di ricerca. In questo periodo si imparano nuove metodologie e tecniche sperimentali o si approfondiscono quelle già note. Questo ulteriore periodo prende in genere da 2 a 4 anni. La speranza della maggior parte dei neuroscienziati, infine, è di trovare lavoro nelle università, negli ospedali o in ditte specialistiche.

Ottava domanda: Perché i neuroscienziati fanno quello che fanno?

Risposta: Ogni neuroscienziato ha le sue ragioni per scegliere questa carriera, ma sono sicuro che molti di loro sono motivati dalla curiosità si saperne di più sul cervello. I neuroscienziati desiderano anche scoprire nuovi trattamenti e cure per le malattie che affliggono il sistema nervoso. Negli Stati Uniti, le malattie neurologiche colpiscono più di 50 milioni di persone ogni anno, con un costo di miliardi di dollari. La tabella, riferita agli Stati Uniti, riporta qualche dato numerico sulle principali malattie neurologiche.

Le principali malattie del Sistema Nervoso sono:

Nona domanda: Chi è stato il primo neuroscienziato?

Risposta: Hmmm ... Non penso che qualcuno conosca davvero la risposta. Posso solo dire la mia opinione. In alcuni crani, vecchi di almeno 10.000 anni, ci sono degli strani fori. Gli scienziati ritengono che quei fori siano stati praticati intenzionalmente per "far uscire gli spiriti cattivi". Ciò potrebbe voler dire che quella gente aveva una qualche idea che la testa o il cervello fossero importanti per la salute ed il benessere: forse loro potrebbero essere stati i primi neuroscienziati.
La prima volta che la parola "cervello" è stata scritta, è stato nell'antico Egitto. La parola "cervello" ed altre "neuro- parole" sono riportate nel Papiro Chirurgico di Edwin Smith, che fu scritto da un ignoto chirurgo egiziano intorno al 1700 avanti Cristo.
Il filosofo Aristotele (384-322 a.C.) è stato tra i primi "pensatori" a scrivere sul cervello e sulla mente. Aristotele, però, riteneva che il cuore, non il cervello, fosse importante per l'intelligenza. Un altro antico neuroscienziato è stato Galeno (129-199 d.C.). Anche il nostro Leonardo da Vinci (1452-1519), che è vissuto molto più tardi, può essere considerato un neuroscienziato.

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